art: Aldo Tromba
tecnica mista
Hiroshima mon Amour V
Da tempi remoti, i cronisti hanno narrato vicende relative a piogge di strani oggetti, sovente di pesci, rane e sangue: anche la Bibbia ne parla (“8.1 Il Signore disse a Mosè: «Comanda ad Aronne: Stendi la mano con il tuo bastone sui fiumi, sui canali e sugli stagni e fa’ uscire le rane sul paese d’Egitto!». 2 Aronne stese la mano sulle acque d’Egitto e le rane uscirono e coprirono il paese d’Egitto”). Generalmente, nell’antichità e nel Medioevo, questi avvenimenti sono stati oggetto di interpretazione simbolica da parte di sedicenti profeti, divenendo, prevedibilmente, indicazioni di imminenti sventure o comunque di grandi cambiamenti. Tra le testimonianze più antiche riguardanti l’Italia, si ricorda un libro del 200 d.C., I Dipnosofisti, in cui si narra che in Sardegna cadde una pioggia torrenziale di rane.
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Si hanno numerose testimonianze anche più recenti, come quella fornita dal canonico don Mario Ciaccio, il quale raccolse i fatti più inusuali avvenuti nella sua città, Sciacca, dal XVI al XIX secolo. Ivi, il 7 luglio 1707, cadde dal cielo una pioggia del colore del sangue e, nel 1737, piovvero rane e fuliggini.
Più misteriosa è la pioggia dei cosiddetti “capelli d’angelo” : si tratta di una sostanza costituita da sottilissimi filamenti che si adagia sui corpi, sul terreno, sulle piante, producendo una sorta di densa ragnatela. A Genova, la mattina del 14 febbraio 1870 si verificò una caduta di tale materiale, che ricoprì gran parte della città.
Fino ad arrivare ai giorni nostri…
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